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Torna a raccontarsi la community che aggrega i lavoratori che operano con le nuove tecnologie e provenienti da ogni angolo d’Italia.

Ogni lunedì quattro storie di successo, quattro consigli di lavoratori della rete ad altri potenziali lavoratori della rete, quattro messaggi di ottimismo e di reale pragmatismo sul fare impresa in Italia utilizzando le nuove tecnologie. Da oggi, lunedì 21 ottobre, riparte il racconto dei wwworkers: ogni lunedì le storie di lavoratori della rete su Wwworkers.it, la community che aggrega oltre duemila professionisti, piccoli imprenditori, artigiani digitalizzati.

Nella provincia agrigentina, Paolo, Francesco e Marco hanno ereditato un aranceto dal nonno e hanno creato Contadiniperpassione.it integrando social network e e-commerce. Nelle colline toscane, Silvia Bertolucci, dopo aver girato per decenni in mercati, fiere ed eventi, ha deciso di parcheggiare il furgoncino e creare Ecoartigianato.com per vendere in tutto il mondo i suoi articoli artigianali eco-bio. E a Milano Franco Zullo è già alla sua seconda impresa online. Dopo l’exploit di Lavaonline, franchising di lavanderia a domicilio, è entrato nel mondo della moda con Mypersonaldresser.it, un portale dove i clienti possono ordinare capi d’abbigliamento su misura.

D’altronde wwworkers è l’acronimo tra www e workers e identifica coloro che hanno scelto di lavorare abbracciando le nuove tecnologie e si sono posizionati online per raggiungere anche nuovi mercati. Proprio il dialogo in rete è l’elemento che accomuna queste esperienze: i wwworkers attivano una conversazione online con le community, spesso creando occasioni di confronto anche offline.

Considerati ancora misteriosi innovatori, i wwworkers lavorano anche grazie alla rete nelle proprie aziende, nelle PMI italiane, nella Pubblica Amministrazione o nelle multinazionali. Essere wwworkers non implica necessariamente adottare un uso avanzato della rete. Spesso si tratta di artigiani o di persone che svolgono attività tradizionali e che grazie alla rete ampliano occasioni di business e incrementano il posizionamento e la visibilità, aiutando il made in Italy a farsi conoscere nel mondo“, precisa Giampaolo Colletti, fondatore della community Wwworkers.it e autore “Wwworkers” per Gruppo24Ore.


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