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Line Roegind

Si chiama Line Roegind, ha 26 anni ed è una giornalista danese del quotidiano Ekstra Bladet, ed ha messo un annuncio in internet in cui si spacciava per una ragazzina trdicenne con tanto di foto di quando ne aveva veramente 13 di anni, il Paese è sconvolto dagli sviluppi della vicenda.

Infatti sono giunte migliaia di risposte all’annuncio, persino da un uomo di 72 anni. La giornalista non aveva sritto esplicitamente che si trattava di un annuncio a scopo sessuale, ma le risposte avute avevano tutte questo scopo. Tra i personaggi che hanno risposto anche un commissario di polizia in servizio a Copenhagen ed un ufficiale di marina, anche lui in servizio, tanto che si è presentato all’appuntamento in alta uniforme.

Ma all’appuntamento non c’era una ragazzina di 13 anni, ma la coraggiosa e furba giornalista che ha, armata di microfono e telecamera, ha documentato il tutto.

Il capo della polizia che ha abboccato all’imboscata ha 53 anni ed è padre di 2 bambini, e le ha chiesto di incontrarsi a casa di lei dopo essersi assicurato che i suoi genitori erano in viaggio, ma ache lui ha trovato la troupe del giornale ad inchiodarlo. Ora è stato sospeso dal servizio ed è indagato, al giudice in fase di interrogatorio ha confessato: “Finora ho fatto chatting online con oltre cento ragazze minorenni”. Veramente squallido! Ma ancora peggiore è il pensionato di 72 anni che dice: “voglio scopare con una piccola dolce fanciulla”, e online minaccia May di farla rinchiudere in un brefotrofio (istituto in cui si accolgono e allevano i bambini abbandonati) se lei non ci starà.

Anche la politica è scossa dall’avvenimento, e i media, dopo aver dato la giusta (e obbligatoria) risonanza all’avvenimento, chiedono che la polizia formi una task-force antipedofilia online. Ma al momento mancano mezzi, soldi ed effettivi, spiega la ministra della Giustizia Lene Espersen. “Dobbiamo muoverci presto, lo so, ma la riforma della polizia appena varata ha ridotto i mezzi”.

Guarda i video di Repubblica con tutti i “protagonisti”.

Spot del giornale su YouTube


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