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Funzionario della sicurezza informatica della Casa Bianca in Europa allerta su possibili attacchi hacker russi.

La Russia potrebbe utilizzare attacchi informatici come parte dei suoi sforzi per destabilizzare e successivamente invadere l’Ucraina, ha affermato mercoledì un funzionario informatico della Casa Bianca in visita dalle sue controparti europee.

Anne Neuberger, vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti per la tecnologia informatica e emergente, ha incontrato a Bruxelles i funzionari dell’Unione Europea e della NATO per discutere della minaccia di attacchi informatici contro l’Ucraina da parte della Russia.

“Stiamo avvertendo da settimane e mesi, sia pubblicamente che privatamente” di potenziali attacchi, ha detto Neuberger in una conferenza stampa.
“I russi hanno utilizzato il cyber come componente chiave della loro proiezione di forza nell’ultimo decennio, anche in precedenza in Ucraina”, ha detto Neuberger.

La Russia ha ammassato più di 100.000 soldati lungo il confine con l’Ucraina, alimentando i timori di una guerra.
Sebbene la Russia neghi di pianificare un’invasione, chiede garanzie di sicurezza radicali, inclusa la promessa che la NATO non ammetterà mai l’Ucraina.

La visita di Neuberger arriva dopo un massiccio attacco informatico che avverte gli ucraini di “aver paura e aspettarsi il peggio” che ha colpito i siti web del Governo a metà gennaio, lasciando alcune pagine inaccessibili e spingendo Kiev ad aprire un’indagine. Kiev ritiene che un gruppo di hacker legato all’intelligence in Bielorussia, stretto alleato della Russia, abbia effettuato l’attacco informatico utilizzando un malware simile a quello utilizzato da un gruppo legato all’intelligence russa.

Shell, inoltre, ha dichiarato martedì che stava reindirizzando le forniture di petrolio ad altri depositi a seguito di un attacco informatico a due filiali della società di logistica tedesca Marquard & Bahls questa settimana.

La natura dell’attacco o l’identità degli aggressori che hanno effettuato l’hacking di Marquard & Bahls non era chiara. La società non ha risposto alle richieste di commento da parte delle principali agenzie di stampa internazionali.


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