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E’ notizia recente l’esclusione a sorpresa, o quasi, di Current Tv dalla “scuderia” di canali di Sky, vuoi per motivi di censura, vuoi per motivi strettamente economici.

Da ciò che si rinviene in rete, Al Gore, sta puntando al diabolico complotto da parte di News Corp. nei confronti dell’indipendente Current, addirittura motivando la cosa inizialmente come effetto diretto dell’assunzione di Keith Olbermann, un giornalista che più e più volte ha attaccato Murdoch e la sua News Corp, dopodichè con un complotto più allargato che vede coinvolto anche Berlusconi ed i piani che coinvolgerebbero anche Sky.

Ma non era Mediaset ad essere in contrasto con Sky? Si sono anche presi la briga di fare degli spot tv che si riferivano all’ultima campagna pubblicitaria Sky “Liberi di..” perculandola.

Dal canto suo, così come riportato da Nicola Mattina, Sky interviene riportando numeri e conti economici, così come si conviene per un’impresa, un’azienda, una corporation.
Essenzialmente

Sky Italia è stata la piattaforma che ha creduto nel 2008 nelle potenzialità di Current TV lanciando il canale in esclusiva.
Una scelta dettata dalla convinzione che si trattasse di un canale che arricchiva l’offerta di informazione e di approfondimento della piattaforma , un’offerta che mette a disposizione dei suoi abbonati altri 64 canali di informazione italiani ed internazionali. Questa convinzione è rimasta e , per questo, quando il contratto con Current è giunto alla sua naturale scadenza, Sky Italia ha proposto un rinnovo con un’offerta in linea con il mercato, con il contesto economico e con le performance di Current. Un’offerta peraltro coerente con quelle in discussione con altri editori nostri partner, tra cui diversi editori italiani.
Il management di Current TV ha ritenuto di non rispondere neanche a questa offerta, richiedendo invece un aumento dei corrispettivi da parte di Sky pari al doppio di quelli attuali.
Un livello di incremento che nessun altro editore con cui Sky collabora ha mai richiesto a Sky durante gli ultimi anni. Questa scelta ha dunque portato, nostro malgrado, alla decisione di non rinnovare questo rapporto.
Va anche precisato che, pur ribadendo l’apprezzamento per la qualità di alcuni dei programmi in onda su Current, la sua performance non è purtroppo in crescita. L’ascolto medio giornaliero di Current TV nel 2011 è stato finora di un totale di 2952 telespettatori, con una perdita del 20% rispetto ai 3.600 spettatori medi del 2010. Se poi si analizza il prime time, purtroppo, tra il 2011 ed il 2010, la perdita di ascolti di Current TV è prossima al 40%.

Io capisco benissimo che Current rappresenti un’emittente all’avanguardia, che si permette il lusso di far vedere cose che difficilmente circolano sulle normali ed ahimè allucinanti emittenti italiche, ma c’è da considerare anche che si tratta di business ed i conti economici bisogna farli.
Current ha avuto lo svantaggio di partire con un handicap debitorio non trascurabile, e forse il nodo della questione è qualche sovrastima delle entrate pubblicitarie, che hanno convinto Al Gore, ma soprattutto chi gestisce la tv a livello economico, a cercare di rosicchiare qualche quota di capitale in più da Sky credendosi “polticamente” più pesante di quanto News Corp. non potesse pensare.

Certo, rappresenta un canale unico nel suo genere, ma trattando con Murdoch e News Corp, sono necessari accorgimenti “strategici” che interpretino in maniera più manageriale e meno populista il rapporto che è pur sempre di natura strettamente economica.

Ciò che mi sorprende di più è che da un’emittente come Current mi aspetterei di più in momenti come questi, momenti in cui si parla di Social Tv.
Non finisce il mondo se non si sta su Sky, e facendo parallelismi con realtà medio-piccole lanciate nemmeno un anno fa, non finisce il mondo se un quotidiano non è su carta, vedasi Il Post di Luca Sofri.

Quello che mi aspetterei da Current adesso:

  1. Il lancio di una piattaforma totalmente online/mobile
  2. Piattaforma totalmente integrata con Facebook e Twitter (vedasi gli esperimenti già condotti di cui parla Livia qui) per consentire uno share delle interazioni tv/utente ed un coinvolgimento del social graph del “telespettatore”
  3. Contenuti live e on demand fruibili sia online che su tutte le piattaforme mobile check-in inclusi
  4. Così come per i magazine online attuali, che hanno a corollario dei blog d’autore, dei canali d’autore curati in maniera ancor più indipendente da videomakers già nel radar Current
  5. Un magazine di approfondimento associato alla piattaforma, stile Global Voices

A margine di una trattazione della cosa che cerca di analizzare la situazione e dare qualche spunto di riflessione, ho sottoscritto l’appello Salviamo Current, ho inviato 5 righe ragionate allo sventurato Tom Mockridge che sicuramente sarà finita in spam, perch sono fermamente convinto che il livello della tv in Italia sia arrivato ad un livello talmente basso da meritare anche “Cani e Bassotti Obesi TV” a reti unificate per cercare di salvare la faccia.
Ho sempre guardato a Sky con diffidenza, e se un paio di settimane fa ho pensato di sottoscrivere l’abbonamento, adesso che non troverò Current sicuramente avrò un motivo in più per non pensarci di nuovo.

Ai ragazzi di Current Italia auguro in bocca al lupo!


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