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Cern Ginevra

Una nuova rete, ma molto più potente: si vocifera che il rapporto sia 10.000 a 1 e servirà al Cern di Ginevra per trasferire nei laboratori sparsi per tutto il mondo l’enorme mole di dati che saranno prodotti dal nuovo accelleratore di particelle, il Large Hadreon Collider, l’acceleratore più grande mai costruito dall’uomo. La nuova rete permetterà la trasmissione di circa 10 petabyte di dati, da notare che un petabyte equivale a 8.589.934.592 megabyte: una quantità di dati incredibile, infatti per attuare questo progetto il Cern avrà bisogno di una connessione molto più potente di quelle attualmente in circolazione.

La prima idea di questo genere risale agli anni novanta, ed è venuta a Ian Foster e Carl Kesselmans, i quali immaginarono di far funzionare insieme migliaia di computers in un’unica rete. Di lì a poco si sviluppò internet con tutto ciò che ha comportato per miliardi di persone nel mondo, chissà che questa nuova rete non porti un ulteriore sviluppo nelle comuni tecniche di comunicazione. Per ora questo progetto è riservato agli scienziati, ma non è escluso che un domani possa essere impiegato su larga scala: l’attesa graviterà intorno allo sviluppo della microfotonica, che attraverso la fibra ottica è in grado di trasferire immense quantità di dati. Staremo a vedere.


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