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Seth MacFarlane i Griffin

Nel mese di settembre, Seth MacFarlane, creatore di “Family Guy”, ovvero “I Griffin” per quanto riguarda il titolo in italiano, presenterà un nuovo progetto chiamato “Seth MacFarlane’s Cavalcade of Cartoon Comedy ”.
Quindi, per il pubblico americano, la serie andrà in onda esclusivamente su internet.

Google AdSense sarà il partner pubblicitario del progetto, con un’ unica differenza rispetto al passato: gli annunci pubblicitari non saranno i soliti banner o comunque contenuti statici, bensì dei videoclip. La pubblicità verrà integrata nei videoclip in vari modi. In alcuni casi, prima del video ci saranno dei “preroll” pubblicitari. Alcuni advertisers potranno optare per un banner pubblicitario alla fine del video, oppure all’inizio, con l’intestazione “presentato da…” in puro stile televisivo.
La commistione tra la tv e l’advertising online si è fatta più stretta dall’esplosione dei videoclips e dello streaming online: per quanto riguarda forme di advertising “web oriented” possiamo vedere i risultati tutti i giorni in televisione, forme più arrotondate, grafiche che richiamano gli specchiati e i pulsanti che contraddistinguono l’aspetto grafico dei siti web2.0; ma per quanto riguarda la componente video è la rete che sta copiando dalla tv. Non è necessariamente un male, una pura considerazione.

Mr MacFarlane, che riceverà una percentuale delle entrate degli annunci, ha inoltre creato nuovi personaggi per questa serie online, che verranno presentati in 50 episodi di 2 minuti.

Per ottenere delle revenues più sostanziose, MacFarlane ha lavorato insieme agli advertisers per rendere gli annunci pubblicitari più “animati” e quindi meglio integrabili nei videoclips del progetto.
Questo nuovo servizio di distribuzione di pubblicità è stato definito da Google stesso “Google Content Network” e in qualche maniera ricalcherà l’accordo fatto in Maggio dal colosso di Mountain View con il Washington Post, per quanto riguarda la pubblicità sul sito del giornale che riguardava listing di proprietà real estate.

“Riteniamo di aver ricreato i mass media”, ha detto Kim Scott Malone, direttore delle vendite e delle operazioni per AdSense, forse con un pò troppa enfasi.

Media Rights Capital, una “boutique production company” che è in grado di investire 400 milioni di dollari all’ anno in film, Tv e internet broadcasting, ha definito il Google Content Network, un modo più che positivo per monetizzare i contenuti video. Ogni volta che un utente fa clic su uno dei video ads, gli advertisers associati pagano un fee, che viene diviso tra MacFarlane, Media Rights, Google e il sito che ha generato il click. Il classico schema di revenue sharing di Google AdSense.

Karl Austen, un avvocato che lavora nel progetto, si è detto entusiasta di questo tipo di monetizzazione: se credevamo, almeno noi addetti del settore internet, che il sistema di revenue sharing di Google fosse una cosa trita e ritrita, possiamo consolarci nel leggere dell’entusiasmo che operatori esterni manifestano nello scoprire questa forma di monetizzazione dei siti web.

Media Right Capital

Nella foto qui sopra: a sinistra Asif Satchu, e a destra Mordecai Wiczyk, co-direttori di Media Rights Capital

Nella foto in alto: Seth MacFarlane


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